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Anche Poggio canta Sanremo – teatro auditorium Poggio Rusco

11 Aprile 2015 - orario: 21:00 - 23:00

- € 10,00
Anche Poggio canta Sanremo – teatro auditorium Poggio Rusco

Anche Poggio canta Sanremo – teatro auditorium Poggio Rusco

 

Anche Poggio canta Sanremo, il titolo dello spettacolo di beneficenza in programma il prossimo 11 aprile presso il teatro auditorium Poggio Rusco, anticipa una serata dedicata alla musica ma non solo, anche danza ed intrattenimento per uno spettacolo organizzato con cura e passione dalla coreografia, alla regia e ai testi. Passione e spirito altruistico di tutti i partecipanti che si adoperano allo spettacolo e che ringraziamo per devolvere il ricavato della serata all’associazione Onlus Non ti Scordar di Me. La mission dell’ Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, per valorizzare e sostenere i familiari di persone affette da demenze di tipo Alzheimer, le proprie attività si concentrano in particolare nel distretto sanitario di Ostiglia.

  • Regia di Roberto Villani

    Presentano Giancarlo Corradini e Silvia Trazzi

    Cantanti:

    Aldo di Gennaro

    Barbara Mattioli

    Davide Oliva

    Marcella Porcelli

    Paolo Cenni

    Silvia Fontano

    Stefania Castriota

    Veronica Pulga

    Corpo di ballo:

    Corso modern-Jazz

    Idea Danza

    Corso classico e moderno

    Arte Danza

    Coreografia:

    Martina Caputi

    Stefania Pignatti

    Scenografica e Testi:

    Giancarlo Corradini

    Roberto Villani

    Silvia Trazzi

    Regia Tecnica:

    Carlo Meneghetti

    & Teknobond service

    Per informazioni e prenotazione dei biglietti telefonare al 3801770530.

    Il costo del biglietto è di euro 10,00 a persona.

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    Carlo: che meraviglia! Abbiamo iniziato alla grande stasera!

    Silvia: grazie al balletto di IDEA DANZA coreografia di Stefania Pignatti!

    (Presentazione delle ballerine)

    1 – VACANZE ROMANE (Marcella Porcelli) 

    Carlo: ed ora entriamo nel vivo del Festival con la canzone del famosissimo gruppo dei Matia Bazar!

    Silvia: pensa che i Matia Bazar rientrano tra i dodici artisti capaci di vincere almeno due edizioni del Festival di Sanremo: l’ultima volta accadde nel 2002 con il brano “Messaggio d’amore” dove bissarono il successo del 1978 “E dirsi ciao”. 

    Carlo: parteciparono anche una terza volta a Sanremo nel 1983 dove il brano “Vacanze Romane” vinse il premio della Critica. 

    Silvia: questo brano ha saputo coniugare la canzone classica melodica alla musica elettronica degli anni ’80 creando un mix perfetto che rilanciò i Matia Bazar ai vertici delle classifiche discografiche rimanendo in vetta per 4 mesi !

    Ai giorni nostri si direbbe che erano molto “cool”! … vero Carlo?

    Carlo: behh certo!  …. MA SENZA APPROFONDIRE TROPPO io direi che erano molto AVANTI, talmente avanti che al progresso hanno detto AVANTI!

    CON LA CANZONE VACANZE ROMANE, CANTA: MARCELLA PORCELLI

    Silvia: ANDIAMO a vedere queste vacanze romane, come erano e come sono adesso!

    Carlo: …. ANDIAMO, ANDIAMO AVANTI! …. PRIMA CHE CI SUPERI IL PROGRESSO!

    Silvia: ha cantato ….

    Carlo: MARCELLA PORCELLI

    Silvia: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    (presentare ballerine)

    2 – LA PRIMA COSA BELLA (Barbara Mattioli)

    Carlo: ed ora passiamo ad una canzone che arrivò seconda al Festival di Sanremo del 1970, vinto quell’anno da Celentano.

    Silvia: pensa che questa canzone fu scritta dal giovane cantautore pugliese Nicola di Bari in collaborazione con il grande Mogol.

    Nicola di Bari la cantò insieme ai Ricchi e Poveri, dopo la rinuncia di Gianni Morandi prescelto dalla casa discografica RCA per accompagnare Nicola Di Bari!

    Carlo: … ma questa è la prima cosa bella che mi dici?

    Silvia: e tu? non ti ricordi più la PRIMA COSA BELLA che mi hai detto?

    Carlo: come no! …. mi ricordo benissimo! Ti ho detto:

    FAMMI VEDERE I TUOI OCCHI VERDI CHE IO TI FACCIO VEDERE I MIEI ….come sono i miei? 

    Silvia: MARRONI! …. sì, sì, và bè, …. è meglio che andiamo a sentire la nostra canzone!

    CANTA: BARBARA MATTIOLI; LA PRIMA COSA BELLA

    Carlo: … vieni, vieni che ti dico io alcune cose belle! …. comunque i miei occhi sono veramente marroni!

    Carlo: ha cantato

    Silvia: BARBARA MATTIOLI

    Carlo: balletto di ARTE DANZA coreografia di Stefania Pignatti

    3 – L’AMORE (Silvia Fontana) 

    Carlo: ed ora ascolteremo la canzone di un duetto, due giovani fratelli di Verona con un nome d’arte speciale: i SONHORA! 

    Silvia: SONHORA è il nome di un deserto che si trova tra Stati Uniti e Messico. Hanno scelto questo nome perchè fa pensare al concetto di musica senza confini ed inoltre perchè ha una assonanza con la frase …..

    Carlo: I SonA Ora!

    Silvia: “si, si.. va bè…”

    Carlo: “L’AMORE” è il loro singolo d’esordio, grazie al quale il duo ha vinto il Festival di Sanremo del 2008 nella sezione giovani!

    Silvia: durante un’intervista rilasciata qualche giorno prima del Festival uno dei due fratelli, Luca, ha rivelato che per scrivere questa canzone si è ispirato all’amore nato tra lui e una ragazza inglese conosciuta durante un concerto, e che pochi giorni dopo averla conosciuta è tornata in Inghilterra e Luca ha perso il suo indirizzo!

    Carlo: pensa a quante canzoni avrei potuto scrivere, con tutti gli indirizzi che ho perso!

    Silvia:  Io penso a quanti diritti d’autore avresti potuto prendere….

    CON LA CANZONE L’AMORE CANTA: SILVIA FONTANA

    Carlo: aspetta, aspetta che vado a vedere se ne ritrovo qualche indirizzo!

    Silvia: ha cantato ….

    Carlo: SILVIA FONTANA

    Silvia: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    4 – FIUMI DI PAROLE (Silvia Trazzi e Giancarlo Corradini)

    Silvia: siamo pronti per un duetto!

    Carlo: due meteore, comparse nel Sanremo del 1997 che vinsero a sorpresa alla loro prima partecipazione al Festival!

    Silvia: furono accusati di plagio della canzone dei Roxette “Listen to your Hearth”, ma si rivelò un accusa falsa tanto che parteciparono ad un Festival in Svezia, proprio la nazione dei  Roxette,  e vinsero il terzo posto con “Fiumi di parole”!

    Carlo: Non era possibile che una etichetta indipendente potesse vincere un Festival così grande e sbaragliare investimenti e giochi di potere!

    Silvia: Però abbiamo un problema, sono in ritardo!

    Carlo: allora mentre io preparo l’asta per il cantante, vai a vedere se sono arrivati!

    Silvia: vado! Vado!

    (Carlo torna con asta microfono)

    Carlo: guarda devo fare anche l’aiuto fonico, anzi farei un applauso ai nostri fonici, i registi del suono!

    Carlo: SIGNORI E SIGNORE …. I JALISSE!

    Musica Maestro!

    1^ PUBBLICITA’

    5 – IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (Davide Oliva)

    Carlo: avete visto, ci siamo prestati anche per fare la pubblicità, avevamo bisogno di budget!

    Silvia: Sì, infatti!….MA ORA RITORNIAMO AL NOSTRO FESTIVAL! …E Se ti dico Via Gluck, cosa ti viene in mente?

    Carlo: E’ una via di Milano che ha ispirato Celentano nella canzone che portò al Festival di Sanremo nel 1966 e che è diventata il simbolo della cementificazione delle campagne.

    Là dove c’era l’erba ….. ora c’è una città.

    Silvia: Ma lo sai che anche il grande regista Pier Paolo Pasolini è stato ad un passo dal trasformare questa canzone in un film? Il grande regista era rimasto affascinato dalla semplicità di quella ballata antimoderna.

    Il regista ed il cantante si incontrarono più di una volta per lavorare al progetto, fu perfino stesa la sceneggiatura, poi non se ne fece nulla.

    Carlo: Peccato! …. sarebbe stato un bel film!

    CON LA CANZONE: IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK CANTA: DAVIDE OLIVA

    Carlo:. ma prima un omaggio al molleggiatoCarlo e Silvia imitano il ballo di Celentano cantandocon 24 mila baci, felici corrono le ore” e mentre esce “Juppi du,Juppi du

    Silvia: ha cantato ….

    Carlo: DAVIDE OLIVA

    Silvia: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    6 – PIAZZA GRANDE (Aldo di Gennaro)

    Carlo: ed ora ritorniamo negli anni ’70 dove a quella edizione partecipò il grande cantautore bolognese LUCIO DALLA.

    Silvia: LUCIO DALLA portò a Sanremo nel 1972 la canzone PIAZZA GRANDE, dedicata ad un senzatetto realmente vissuto.

    Carlo: pensa Silvia che questa canzone si classificò solo all’ottavo posto!

    Silvia: …sai che doveva cantarla Gianni Morandi? Ma Lucio Dalla non volle rinunciarvi e riuscì a presentarsi al Festival, resistendo alle pressioni della sua casa discografica, che per altro avrebbe voluto intitolare il brano Canal Grande!

    Carlo: (Rivolto al pubblico) ci pensate… Gianni Morandi che canta “Canal grande”!

    Silvia: … certo che i discografici qualche volta hanno proprio delle idee un po’ strane!

    Carlo: e la piazza che ha dato il titolo alla canzone?

    Silvia: non è la piazza simbolo di Bologna, Piazza Maggiore, come si potrebbe immaginare, ma “la più raccolta” Piazza Cavour

    CON LA CANZONE PIAZZA GRANDE,CANTA: ALDO DI GENNARO

    Carlo: …. e se la piazza fosse stata piccola?

    Silvia: chissà!

    Carlo: ha cantato

    Silvia: ALDO DI GENNARO

    Carlo: balletto di ARTE DANZA coreografia di Stefania Pignatti

    7 – LA SOLITUDINE (Silvia Fontana)

    Silvia: Certo Carlo che è proprio brutto sentirsi soli!

    Carlo: Beh! Però ricordati che è meglio soli che male accompagnati!

    Silvia: …. un po’ hai ragione! … però MARCO SE NE E’ ANDATO VIA!

    Carlo: Beh, allora quando torna? … comunque non torna più, … non torna più!

    Silvia: Ma cosa ne sai tu della solitudine!

    Carlo: So che La Solitudine è la canzone che Laura Pausini ha presentato all’edizione del 1993 del Festival di Sanremo e che vinse nella sezione Novità

    Silvia: Laura Pausini è poi diventata l’artista di fama mondiale che tutti conosciamo e che ha venduto oltre 45 milioni di dischi nel mondo!

    Carlo: Un anno dopo la vittoria sanremese, il brano è stato tradotto anche in spagnolo e pubblicato in Spagna, Sud America, e negli Stati Uniti d’America.

    Silvia: qui ascolteremo proprio la versione in spagnolo.

    CON LA CANZONE LA SOLITUDINE, CANTA: SILVIA FONTANA

    Carlo: ahhh, Marco non torna più!!!!

    Silvia: ha cantato ….

    Carlo: SILVIA FONTANA

    Silvia: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    8- LA VOCE DEL SILENZIO (Davide Oliva e Marcella Porcelli)

    Silvia: ed ora quale sarà la nostra prossima canzone?

    Carlo: Shhhh! ….. la voce del silenzio!

    Silvia: Eh Sì ….anche il silenzio ha una sua voce! Ed il testo parla di una persona che vuole star da sola a pensare, ma nel silenzio troppe cose e troppi ricordi ritornano nella mente;

    nel pensare si accorge che la persona che ha sempre amato non ha mai perso il posto nel suo cuore.

    Carlo: La voce del silenzio è un brano musicale composto da Paolo Limiti, Mogol ed Elio Isola, presentato al Festival di Sanremo del 1968 nell’interpretazione di Tony del Monaco e Dionne Warwick.

    Silvia: Successivamente la canzone fu reinterpretata, fra gli altri, da: Mina, Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Alex Baroni, Francesco Renga, Franco Simone, Renato Zero, oltre al bellissimo duetto Andrea Bocelli ed Elisa.

    Carlo: a questo punto andiamo a sentire il nostro duetto, quello di DAVIDE OLIVA E MARCELLA PORCELLI

    Silvia: CANTANO: LA VOCE DEL SILENZIO

    Carlo: Shhhh!

    “BALLETTO BURLESQUE”

    PRESENTAZIONE BALLETTO BURLEQUE

    Silvia: ed ora vedremo un balletto un po’ speciale!

    Carlo: rivivremo l’atmosfera bohemienne del Festival di Sanremo del 2011!

    Silvia: come non dimenticarlo! … quello in cui si esibì la regina del Burlesque, Dita Von Teese! … guarda c’è anche la notizia sulla pagina del tuo giornale francese!

    Carlo: sì, sì, …. guarda il giornale … LE FIGARO’!

    Silvia: andiamo, andiamo! Che è meglio!

    Carlo: bellissimo balletto di Burlesque!!!

    Silvia: grazie alla coreografia di Martina Caputi e al Balletto di Idea Danza!

    …….. Carlo: ma sai Silvia che dovrò andare da un Endocrinologo!

    Silvia: come mai?

    Carlo: questo balletto mi ha mosso tutti gli ormoni!

    9 – MI VA DI CANTARE (Paolo Cenni)

    Carlo: ed ora faremo un salto nel tempo che ci riporterà al Festival di Sanremo del 1968.

    Silvia: ma lo sai Carlo che la seconda serata di quel Festival passò alla storia per l’esibizione di Louis Armstrong, il mostro sacro del jazz.

    In quella serata esegue la sua versione di «Mi va di cantare», dopodiché attacca subito con un altro pezzo, invitando l’orchestra a seguirlo, … pensa un po’ che scompiglio sul palco!

    Carlo: al quel punto Pippo Baudo entra in scena e blocca tutto! … ci penso io! Ci penso io! Riprendendo le redini della situazione!

    Speriamo che non succeda anche stasera!

    Silvia: speriamo proprio di no … comunque ascoltiamo MI VA DI CANTARE

    CANTA: PAOLO CENNI

    Carlo: …. ci penso io! ci penso io!

    Carlo: ha cantato

    Silvia: PAOLO CENNI

    Carlo: balletto di ARTE DANZA coreografia di Stefania Pignatti

    10 – DIMMI COME (Stefania Castriota)

    Silvia: il prossimo brano è quello della cantante Alexia che arriva a Sanremo a 35 anni dopo aver venduto milioni di dischi cantando dance in inglese.

    Carlo: si è classificata seconda al Festival di Sanremo del 2002, seconda dietro i Matia Bazar.

    Silvia: …. ma …. dimmi come posso fare per salvare il mio cuore?

    Carlo: … semplice …. un danacol al giorno leva il medico di torno!

    Silvia: No! No!  non è così che devi fare!

    Carlo: ….. allora DIMMI COME?

    Silvia: …..TI DIRA’ COME FARE proprio la nostra prossima canzone!

    CANTA: STEFANIA CASTRIOTA: DIMMI COME

    Carlo e Silvia: ma come dimmi come, ma come ….ma come ….

    Carlo: ha cantato ….

    Silvia: STEFANIA CASTRIOTA

    Carlo: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    11 – TUTTO QUELLO CHE UN UOMO (Davide Oliva)

    Carlo: Silvia, vorresti ascoltare tutte le parole che un uomo innamorato può dire?

    Silvia: sicuramente sono quelle contenute nel singolo di Sergio Cammariere presentato al Festival di Sanremo del 2003, classificandosi terzo e vincendo il premio della critica.

    Carlo: infatti il titolo della canzone è TUTTO QUELLO CHE UN UOMO.

    Silvia: una canzone dolcissima dedicata a tutti gli innamorati e a tutti quelli che sono in cerca dell’amore.

    CON LA CANZONE TUTTO QUELLO CHE UN UOMO, CANTA: DAVIDE OLIVA

    Carlo: Vieni, vieni, che ti racconto tutto quello che un uomo ti può dire!

    Carlo: ha cantato

    Silvia: DAVIDE OLIVA

    Carlo: balletto di ARTE DANZA coreografia di Stefania Pignatti

    12 – SINCERITA’ (Veronica Pulga) 

    Silvia: lo sai Carlo che la nostra prossima canzone sarà una canzone di ARISA, un nome d’arte ACRONIMO dei nomi di tutti i componenti del suo nucleo familiare (la A deriva dal nome del padre Antonio, la R dal suo stesso nome Rosalba, la I e la S dai nomi delle sue sorelle Isabella e Sabrina, e la A finale dal nome della madre Assunta) 

    Carlo: ma tu non sai però qual’è il vero nome della cantante ARISA! 

    Silvia: no!

    Carlo: … te lo dico io! Si chiama Rosalba Pippa! … beh certo che il cognome poteva anche tenerlo! … BEL COGNOME!

    Silvia: comunque ARISA ha raggiunto il successo partecipando al 59° Festival di Sanremo nel 2009 con la canzone “Sincerità” che ha vinto la categoria “Nuove Proposte”

    CANTA, VERONICA PULGA: SINCERITA’

    Carlo: sono proprio sincero! Bel cognome PIPPA!

    “2^ PUBBLICITA’”

    Silvia: ha cantato ….

    Carlo: VERONICA PULGA

    Silvia: balletto di IDEA DANZA coreografia di Martina Caputi

    Carlo: ed ora ci sta un altra pubblicità! Via con la ……

    Silvia e Carlo: reclam!

    13 – PERDERE L’AMORE (Davide Oliva)

    Carlo: come potete vedere non possiamo fare a meno della pubblicità!

    Silvia: Ma Carlo, ti è mai capitato di perdere l’amore?

    Carlo: Sì, sì, mi ricordo! ce l’avevo per mano al centro commerciale e poi “an l’ho pù vista! A l’ho persa! Sono ancora qua che la cerco”

    Silvia: Ecco Carlo, sei il solito materialista!

    Carlo: No, No, l’ho proprio persa! C’ho ancora lo scontrino con la data!

    Silvia: Comunque con questa canzone Massimo Ranieri vinse il Festival di Sanremo nel 1988.

    Carlo: Pensate che era stata presentata alle selezioni del Festival dell’anno precedente, nell’interpretazione di Gianni Nazzaro, e fu scartata.

    Silvia: Per fortuna che l’hanno riproposta! La canzone, unitamente alla vittoria, ebbe modo di rilanciare Ranieri nell’ambito musicale, dopo che aveva dedicato gli ultimi anni all’attività teatrale. L’interpretazione che ne diede durante le serate sanremesi risentì della sua vena da attore, aiutandolo ad esprimere al meglio il tema trattato dalla canzone stessa: la perdita di un amore!

    CON LA CANZONE PERDERE L’AMORE, CANTA: DAVIDE OLIVA

    Carlo: …. eppure lo scontrino dice che l’ho persa proprio in quel giorno lì, … andiamo, andiamo a vedere se la trovo ancora!

    Silvia: Ma che data è???? perchè potrebbe interessarmi…, ci sonoscevamo già???

    Carlo: Nooo! Noo! È stato prima, moooltoo prima!

    Silvia: ha cantato

    Carlo: DAVIDE OLIVA

    14 – UN AMORE COSI’ GRANDE (Marcella Porcelli)

    Silvia: Ora ascolteremo una canzone che ha fatto sognare milioni di italiani nel 2014, pensando allo stadio Maracanà in Brasile … stiamo parlando della colonna sonora degli Azzurri ai Mondiali di calcio del 2014, UN AMORE COSI’ GRANDE nella versione dei Negramaro; ti ricorda qualcosa Carlo?

    Carlo:eh sì, tante delusioni! …… ma per ravvivare il ricordo delle notti magiche ……basta poco!…..(a questo punto Carlo prende bandiera italiana e trombetta e dice) forza azzurri .. forza azzurri! 

    Silvia: …. purtroppo però il tifo non è servito alla qualificazione degli azzurri agli ottavi dei mondiali …. mentre la canzone nella sua versione originale interpretata da Mario del Monaco nel 1976 e poi ripresa dal grande ed indimenticabile Claudio Villa nel 1984 diventò una canzone dal successo mondiale! 

    CON LA CANZONE UN AMORE COSI’ GRANDE CANTANO: MARCELLA PORCELLI E… NON VE LO DICO!!! 

    Carlo: forza azzurri!! (colpo di tromba mentre esce)

 

Organizzatore

Idea Danza

Luogo

Teatro Comunale Poggio Rusco
Piazzale Kennedy
Poggio Rusco, 46025
+ Google Maps

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Luogo

Teatro Comunale Poggio Rusco
Piazzale Kennedy
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