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Come glielo faccio capire – Sara Giannotta Educatrice – temi della serata

Mercoledì 14 u.s., nel secondo incontro del ciclo “Affrontiamo l’Alzheimer senza paure” organizzato dall’Associazione “Non ti Scordar di Me” nella sede di Schivenoglia (Mn), è stata presentata la relazione della D.ssa Sara Giannotta, educatrice presso la R.S.A. Fondazione Scarpari Forattini di Schivenoglia.

Il titolo, “Come glielo faccio capire”, ha richiamato ancora una volta un numeroso gruppo di persone desiderose di sapere come comportarsi di fronte alle “stranezze” compiute da un malato di Alzheimer.

Avendo riscontrato in sala nuove presenze rispetto alla volta precedente, il presidente dell’Associazione ha riproposto una breve introduzione mirata a descrivere lo scopo dell’organizzazione che è quello di valorizzare e sostenere i familiari di persone affette da demenze tipo Alzheimer  migliorando la qualità della vita delle famiglie con sostegno umano e assistenziale. Tra le azioni rivolte a raggiungere tale scopo, ricoprono un ruolo fondamentale proprio gli incontri aperti a tutti per diffondere la conoscenza della malattia, per mettere in contatto tra di loro i familiari coinvolti e per dare informazioni utili riguardo ai servizi cui poter accedere.

La psicologa D.ssa Ivana Chicconi, coordinatrice e moderatrice dei quattro incontri in calendario,  ha presentato quindi il tema oggetto della relazione della Educatrice D.ssa Giannotta.

Il dato di partenza è il danno cerebrale da cui ha origine la demenza, che si riflette in sintomi cognitivi e sintomi/disturbi comportamentali. Alle difficoltà cognitive sono collegate in  prevalenza le emozioni quali vergogna, angoscia, rabbia ed ansia; mentre i sintomi comportamentali hanno varie tipologie di manifestazioni quali vagabondaggio e affaccendamento, aggressività e disinibizione, allucinazioni e deliri, depressione e apatia, alterazioni del ritmo sonno-veglia o del comportamento alimentare.

La trattazione in questa sede è stata rivolta ad azioni ed interventi a favore del malato non di natura  farmacologica. Pertanto si è sviluppato un interessante ed interessato dialogo tra i presenti e la relatrice sospinto dal naturale coinvolgimento e confronto con l’esperienza di ciascuno riferita al proprio caro malato.

Abbiamo potuto cogliere quale responsabilità gravi sul caregiver che può influenzare il malato tanto da portarlo a rispondere in maniera speculare al proprio atteggiamento: procurare in lui senso di tranquillità o, al contrario, disagio e nervosismo.

L’argomento si è dimostrato tanto coinvolgente da sembrare inopportuno interromperne la completa trattazione, e, a seguito di tale considerazione, la coordinatrice D.ssa Chicconi ha proposto ai presenti di esaurire l’incontro con l’Educatrice Sara Giannotta rimandando la seconda parte, prevista sul tema “Chi può aiutarmi?, ad un prossimo appuntamento.

L’incontro si è concluso nella generale soddisfazione di tutti i partecipanti e con uno spontaneo arrivederci a mercoledì 21 maggio.

 

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